SEO blogging e lo storytelling d’impresa
L’importanza di avere un blog aziendale e alcuni consigli per impostarlo nel modo più corretto
Il blog aziendale è un potente strumento che amplia il raggio d’azione dell’azienda nell’ecosistema digitale. Il blog, infatti, consente all’azienda di porre all’attenzione degli utenti curiosità, informazioni, tutorial riguardanti i propri prodotti e tutte le attività ad essi correlate.
Gli approfondimenti, soprattutto se di qualità, e la gratuità con i quali vengono divulgati sul web incrementano l’awareness e la percezione di affidabilità del brand aziendale.
Inoltre il blog si dimostra uno degli strumenti più importanti in grado di attivare lo storytelling aziendale, introducendo elementi di creatività e ingegnosità nella creazione di contenuti, molto apprezzati dagli utenti.
Come ogni strumento creativo il blog permette di mettere in evidenza la personalità e l’originalità del brand. Allo stesso tempo, però, è opportuno uno studio approfondito preliminare dell’approccio strategico e la redazione di una content marketing strategy ben definita.
STRATEGIE DI CONTENT MARKETING
Di seguito l’elenco delle fasi attraverso le quali è possibile creare una content marketing strategy tenendo conto di alcuni parametri fondamentali e dell’approccio da eseguire in ottica SEO:
- Gli obbiettivi
- Il mercato
- Il target
- Il tone of voice
Questi quattro parametri possono essere tradotti dal SEO specialist in:
- Quali keyword da indicizzare per essere trovati dai nostri utenti;
- Quali sono i competitor digitali del nostro brand;
- Chi sono i nostri interlocutori;
- Quale linguaggio utilizzare in relazione alle caratteristiche della nostra audience;
Una volta stabilito per ognuna di queste 4 variabili un valore certo, sarà possibile creare una strategia coerente con i nostri obiettivi e funzionale dal punto di vista tecnico e operativo.
La cosa più importante da tenere in considerazione sono i bisogni dell’utente e il modo attraverso il quale possa soddisfarli attraverso i nostri canali digitali. Abbiamo detto fin’ora che l’unico modo per creare contenuti di qualità è avere una precisa cognizione del target e del tone of voice da impiegare.
È, inoltre, importante organizzare la user experience secondo le esigenze di ricerca dell’utente, contribuendo a rendere la sua esperienza di navigazione piacevole, ordinata e di maggior valore se paragonata alla proposta della concorrenza.
ANTICIPARE IL SEARCH INTENT
È ragionevole pensare che per fare tutto e per farlo bene, bisogna concentrarsi e acquisire una rigorosa consapevolezza dei bisogni del nostro target e delle sue abitudini di acquisto online.
Bisogna in poche parole comprendere quale sarà il search intent dell’utente e immaginare la nostra buyer personas davanti al suo screen mentre pensa alla query da inserire nel motore di ricerca.
I search intent si suddividono generalmente in 2 categorie:
Ricerche informazionali: Tutte quelle ricerche che non rientrano in un bisogno ben definito. L’utente ricerca informazioni generiche su un dato argomento. In questo caso un buon contenuto SEO friendly si caratterizza per essere esaustivo e qualitativamente sufficiente alle aspettative dell’utente permettendogli di soddisfare i suoi bisogni informativi.
Ricerche transazionali: l’utente ricerca un sito o un prodotto specifico. Il processo selettivo, il cosiddetto click dell’utente sul risultato di ricerca, è in questo caso molto più rigoroso e andrà a coincidere perfettamente con ciò che sta ricercando.
META TAG E BODY TEXT
Per ottenere buone performance con il blog e fare in modo che tutti gli sforzi impiegati nella creazione dei contenuti non siano vani, bisogna apprendere qualche piccola regola SEO.
Premetto che realizzare contenuti ottimizzati per i motori di ricerca è un’attività molto complessa, al contempo però è necessario sapere alcuni concetti SEO alla base del copywriting per realizzare contenuti di qualità, comprensibili dai motori di ricerca e di interesse per gli utenti ai quali ci rivolgiamo.
A questo proposito è essenziale conoscere il significato dei meta tag, del body text e qualche semplice regola per ottimizzarli al meglio:
Meta Title: È il titolo del nostro contenuto e coincide con il titolo che propone Google, in blu o in viola se già cliccato, sulla pagina di ricerca. Il meta title deve contenere le keyword con le quali intendiamo posizionarci e non dovrebbe superare i 60 caratteri.
Meta description: La meta description è la sintesi del nostro contenuto ed è posizionata sotto il meta title. Ha la funzione di fornire all’utente una breve anteprima di ciò che troverà una volta cliccato sul risultato di ricerca.
Body Text: Rappresenta il corpo del contenuto, la parte testuale che compone l’articolo nella sua interezza. Bisognerà inserire le keyword per le quali abbiamo intenzione di apparire nei risultati di ricerca ma senza esagerare. Cercare di trovare un equilibrio tra la qualità da fornire al lettore e un buon mix di parole chiave per far comprendere al crawler di cosa stiamo parlando e l’attinenza con le query di ricerca per le quali vogliamo indicizzarci.
Queste sono solo alcune delle buone pratiche da seguire per realizzare un blog coerente con le aspettative del nostro target.
Nei prossimi articoli approfondiremo alcuni aspetti più tecnici della SEO on page e dell’utilizzo della Search Console di Google per migliorare i nostri risultati nella Serp.
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